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Pensioni minime luglio 2023: i nuovi importi

14 luglio 2023
Pensioni minime luglio 2023: i nuovi importi

Con la mensilità di luglio l’INPS pagherà ai pensionati aventi diritto gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio 2023. L’ Ente previdenziale corrisponderà anche gli arretrati spettanti dal 1°gennaio 2023 o dalla decorrenza della pensione, se successiva, e l’importo sarà evidenziato sul cedolino di dettaglio del pagamento con un’apposita voce.

A quanto ammonta l'aumento? Oltre alla rivalutazione dovuta all’inflazione  pari al 7,3% per tutto il 2023 e  già riconosciuta da gennaio, la situazione è in sintesi la seguente:

  • Per chi ha meno di 75 anni l’aumento ulteriore della pensione minima sarà pari all’1,5% ed infatti l’ammontare del trattamento passerà da 563,74 euro a 572,74 euro mensili. Di fatto un incremento di circa 8,50 euro al mese, che sommato agli arretrati porta ad un ‘bonus’ totale di circa 60 euro;
  • per chi ha un'età pari o superiore a 75 anni l’aumento ulteriore della pensione minima sarà pari all’6,4%, tale da portare l’ammontare a 599,82 euro al mese. Si tratta di più di 35 euro mensili che – tenuto conto degli arretrati – dovrebbe significare più di 250 euro  con l’assegno di luglio.

Si tratta di aumenti che, al momento, varranno solo per il 2023. Dal prossimo anno, invece, l’incremento sarà pari al 2,7% per tutte le pensioni minime, al di là dell’età del pensionato beneficiario.


Ricordiamo inoltre che la mensilità di luglio prevede anche la quattordicesima, vale a dire una somma ulteriore che viene erogata tutti gli anni a chi ha i requisiti. In sintesi:

  • la quattordicesima spetta dai 64 anni di età; il suo aumento è maggiore per chi ha un reddito lordo fino a 10.992,93 euro annuali, ovvero tale mensilità potrà avere il valore di 437 euro se la contribuzione versata è inferiore ai 15 anni (18 anni per i lavoratori autonomi), 546 euro se è invece compresa tra i 15 e 25 anni di contribuzione (tra 18 e 28 per gli autonomi), ed ancora a 655 euro se è superiore ai 25 anni (28 anni per gli autonomi);
  • l’aumento è invece più basso per chi possiede un reddito fino a 14.657,24 euro ogni anno, ovvero la quattordicesima sarà di 336 euro se la contribuzione versata è inferiore ai 15 anni (18 anni per i lavoratori autonomi), oppure del valore di 420 euro se è compresa tra i 15 e 25 anni (tra 18 e 28 per gli autonomi) o ancora, pari a 504 euro se la contribuzione supera i 25 anni (28 anni per gli autonomi).

Vediamo ora il pagamento degli arretrati. Essi saranno versati dall'Ente  insieme con l’erogazione della pensione di luglio 2023. In sostanza, sulla mensilità di luglio 2023 verrà corrisposto d’ufficio l’aumento, comprensivo degli arretrati di Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio e Giugno 2023.

Come ricorda l'inps, le somme corrisposte a titolo di incremento sono fiscalmente imponibili e, conseguentemente, assoggettate a tassazione. Il relativo importo sarà riportato nella certificazione fiscale relativa agli anni di erogazione. L'incremento non rileva, per gli anni 2023 e 2024, ai fini del superamento dei limiti reddituali previsti nei medesimi anni per il riconoscimento di tutte le prestazioni collegate al reddito.

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