Congedo di Maternità

Il congedo di maternità è un periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, previsto  per le  lavoratrici durante il periodo di gravidanza. L’astensione dal lavoro dura 5 mesi e può essere così disposto:

• Durante i 2 mesi precedenti la data presunta del parto e per i 3 mesi dopo il parto

oppure:

• 1 mese prima del parto e  per i 4 mesi successivi al parto;

• A scelta della donna, se è presente la certificazione medica che stabilisce che  si è in grado di poter svolgere il proprio lavoro senza compromettere la gravidanza.

 Attenzione! Tutte le lavoratrici, grazie alla legge di Bilancio 2019, posso fruire del congedo obbligatorio di maternità anche esclusivamente dopo il parto per 5 mesi.

Nel congedo di maternità rientrano anche i casi di adozione o affido internazionale e il periodo di maternità corrisponde ai 5 mesi successivi all’ingresso in Italia del minore adottato o affidato.

L’interruzione di gravidanza entro il 180° giorno si considera parto, e dunque la lavoratrice avrà diritto all’intero periodo di congedo per maternità.

Destinatari:

• Lavoratrici dipendenti del settore pubblico o privato;
• Lavoratrici parasubordinate;
• Lavoratrici con contratto di apprendistato e dalle socie lavoratrici di società cooperativa;
• Lavoratrici disoccupate o sospese purché abbiano richiesto il congedo di maternità entro 60 giorni dall’ultimo giorno di lavoro (per le disoccupate, le lavoratrici in mobilità o in cassa integrazione sono previste speciali deroghe).

Il riposo per allattamento spetta alle lavoratrici dipendenti. Il diritto vale per il primo anno di vita del bambino e corrisponde a:

• 2 ore al giorno se l’orario è pari o superiore alle 6 ore di lavoro giornaliero,
• 1 ora al giorno se l’orario è inferiore alle 6 ore.