Pensione di vecchiaia

Che cos'è la pensione di vecchiaia?

La Pensione di Vecchiaia è una prestazione economica in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi che hanno terminato la loro attività lavorativa, raggiungendo l' età anagrafica e l'anzianità contributiva stabilite per legge.

 

Chi sono i destinatari?
  • Le lavoratrici ed i lavoratori iscritte all’ A.G.O. ( Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti) o alle sue forme sostitutive, che abbiano compiuto 67 anni;

  • Le lavoratrici ed i lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi o alla gestione separata, che abbiano almeno 67 anni di età.

 

Quali sono i requisiti?

Il diritto alla pensione di vecchiaia si raggiunge con un’un'età anagrafica di 67 anni ed un'anzianità contributiva minima pari a 20 anni; per il raggiungimento di questo requisito si valuta la contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo.

Sono previste alcune clausole di salvaguardia per:

  • Lavoratori con 15 anni di anzianità contributiva al 31 dicembre 1992;
  • Lavoratori ammessi ai Versamenti Volontari in una data precedente il 31 dicembre 1992;
  • Lavoratori dipendenti che hanno un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni e risultano occupati per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane dell’anno.

Queste categorie di lavoratori potranno accedere al pensionamento con il requisito contributivo ridotto a 15 anni.

Requisiti anagrafici ridotti per:

  • Soggetti non vedenti: 55 anni di età se uomini e  50 anni se donne, con un minimo di 10 anni di contribuzione;
  • Invalidi in misura non inferiore all’80%: 60 anni se uomini e 55 anni se donne, con un minimo di  almeno 20 anni di contributi. 

 

Informazione utile:

Per raggiungere i 20 anni di contributi è possibile cumulare i contributi versati, purché in periodi non coincidenti:

  • in tutte le gestioni INPS o nelle Casse professionali;
  • i contributi per lavoro in paesi dell’UE o in paesi extra UE legati all’Italia da una convenzione internazionale;
  • i contributi derivanti dal riscatto della laurea;
  • i contributi figurativi per maternità, servizio militare o Naspi.

 

Dal 1° gennaio 2013 i requisiti anagrafici necessari per poter accedere alla pensione di vecchiaia sono adeguate alle stime di vita  redatte dall'Istat. Nella tabella sottostante sono riportati i requisiti anagrafici per accedere alla pensione di vecchiaia sino al 2045, aggiornati di anno in anno con le ultime stime di vita. Ricordiamo che i dati successivi al 2023 non sono ufficiali e quindi sono possibili degli scostamenti rispetto alle età riportate.

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Come viene calcolata?

Per i lavoratori che hanno un’ anzianità contributiva antecedente al 1996, la pensione è calcolata con il sistema retributivo o misto (una quota con il sistema retributivo e una quota con il sistema contributivo).

Per i lavoratori che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1 gennaio 1996, la pensione è calcolata con il sistema di calcolo contributivo

 

Come detto, la pensione può essere calcolata in due modi differenti.

Nel caso del sistema contributivo, ossia quello adottato per i lavoratori che vantano un'anzianità contributiva a partire dal 1 gennaio 1996, I lavoratori hanno accesso alla pensione non appena ottenuti i requisiti anagrafici e contributivi previsti per i lavoratori nel sistema misto (67 anni di età ed un minimo di 20 anni di anzianità contributiva),  ma a differenza di questi, per conseguire il diritto alla pensione devono soddisfare anche un importo della pensione superiore di 1,5 volte la cifra prevista per l’assegno sociale, che per il 2022 è fissato a 468,11 euro mensili.

Qualora questo requisito non sia possibile, si può al trattamento di vecchiaia con 71 anni di età e 5 anni di contribuzione effettiva (cioè obbligatoria, volontaria e da riscatto) a prescindere dall’importo della pensione.

 

Decorrenza

La pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è stata compiuta l’età pensionabile, per ottenerla è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Per i lavoratori autonomi non è richiesta la cessazione dell'attività svolta.

 

Quali sono i documenti necessari?
  • Documento di riconoscimento;

  • Tessera sanitaria del richiedente e del coniuge (se coniugata/o);
  • Stato civile e decorrenza stato civile;
  • Ultima dichiarazione dei redditi del richiedente;
  • Ultima dichiarazione dei redditi del coniuge (se coniugata/o);
  • Codice Iban (se postale si consiglia di portare anche il frazionario).

 

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